Simon ergo Petrus, habens gladium, eduxit eum et percussit pontificis servum et abscidit eius auriculam
dextram. Erat autem nomen servo Malchus.
Dixit ergo Iesus Petro: “ Mitte gladium in vaginam; calicem, quem dedit mihi Pater, non bibam illum? ”.
Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori e colpì il servo del sommo sacerdote e gli
tagliò l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco.
Gesù allora disse a Pietro: "Rimetti la tua spada nel fodero; non devo forse bere il calice che il Padre
mi ha dato?".
I passi della sacra scrittura che includono questo (Gv 18,10-11) versetto si possono trovare nel sito del Vaticano:
https://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PG6.HTM
Qui si può consultare l'intera Sacra Scrittura in tutte le lingue.
Spesso parlando di Crociate è uso e costume accusare la Chiesa per aver mancato di rispetto alla fede ed
al suo fondatore. Nessuno parlando di Cristo pensa a qualcuno di armato.
Vi é un passo evangelico in cui Gesù stesso abbina alla sua missione il simbolo della spada:
Mt 10,34 | Non crediate che io sia venuto
a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una
spada.
In realtà nel Vangelo è presente la spada anche in difesa di Cristo quando Pietro colpì il
servo del sommo sacerdote.
E' interessante perché Gesù non dice getta la spada ma bensì rimetti la spada nel fodero.
Pietro tenta di difendere il Maestro che però lo rimprovera sapendo che non era la cosa giusta in quel momento.
Sapeva dove volevano arrivare e forse anche Pietro lo sapeva e per questo decise di agire.
Il Crociato era un soldato/cavaliere segnato, contraddistinto con una croce. Pronto a morire ed a sacrificarsi
per la libertà dei Cristiani oppressi e per la tutela della Verità.
Enciclopedia Treccani[
CROCIATE]
[Il concetto di guerra santa, in antitesi al primitivo pacifismo cristiano, trovò espressione nel pensiero
della Chiesa già nel 9° sec. con papa Giovanni VIII che proclamò la santità della lotta che in Italia
meridionale si combatteva contro i Saraceni, e si precisò nel suo significato etico-religioso con le secolari
guerre di liberazione delle popolazioni iberiche contro la dominazione araba.
La riscossa della cristianità contro l’espansionismo turco avvenne alla fine dell’11° sec. e fu prova della
forza politica e morale della Chiesa e del rigoglio economico e demografico occidentale, dopo secoli di
decadenza e stasi.
Nel concilio di Clermont-Ferrand (1095) papa Urbano II stabilì le finalità religiose e i termini
politico-organizzativi della crociata:
i principi dovevano combattere i nemici della fede, riscattare il Santo Sepolcro e liberare la cristianità
d’Oriente dagli oppressori;
a essi la Chiesa, che si assumeva la responsabilità morale e diplomatica dell’impresa, garantiva la
remissione di ogni penitenza e la protezione dei beni e delle famiglie.]
Condividiamo di seguito un video crono-storico sulle crociate:
"Oggi combattiamo con astuzie, mezzi di comunicazione e ogni mezzo che il progresso mette a disposizione.
Allora per difesa ultima dall'aggressore vi era la spada."
[Al di là di queste finalità alte, le crociate ebbero però anche il carattere di guerre di conquista,
ispirate da nobiltà feudali in cerca di possessi e rendite.]
"Come al solito e sempre succede il tutto viene poi rovinato dalla presenza e dall'infiltrazione
dell'iniquo che brama potere, ricchezza e non giustizia."
Di seguito condividiamo un discorso di come dovrebbe essere il discorso di un crociato dei nostri giorni: