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Caelum et terra transibunt, verba autem mea non transibunt.
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.



I passi del vangelo che includono questi (Mc 13,31) versetti si possono trovare nel sito del Vaticano:
https://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PVW.HTM
Qui si può consultare l'intera Sacra Scrittura in tutte le lingue.




Traduzioni bibliche nella storia

Fino al 1947 d.C. per quanto riguarda l'antico testamento erano disponibili solo delle fonti del XIII secolo d.C.
Con il ritrovamento dei rotoli di Qumran - Mar morto - sostanzialmente sono stati confermati tutti i libri
dell'antico testamento al di fuori di Ester.
Nel seguente sito si trovano le traduzioni ebraiche in inglese:
chabad.org/torah-texts






Per quanto riguarda il nuovo testamento le prime fonti risalgono circa al 70 d.C.
La prima e più importante traduzione dal greco al latino fu la Vulgata ad opera di San Girolamo
(https://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PU3.HTM)
Dal III-IV secolo d.C. in poi fu sempre tenuta la Vulgata come riferimento per ogni traduzione
dal Latino a lingua volgare.
Nel XIV secolo d.C. iniziarono, dopo i primi scismi e con l'avanzare della Massoneria, a sorgere
nuove traduzioni legate al protestantesimo. Ci furono vere e proprie battaglie mediatiche
sull'interpretazione biblica per condurre al proprio tornaconto il significato delle sacre scritture.
Alla fine del XIX secolo papa Leone XIII, olfo di quella situazione, fondò la PIA società di San
Girolamo ispirandosi all'omonimo massimo dottore della Chiesa per quanto concerne le traduzioni.
Lui stesso custodì tale società fino alla sua morte(1903 d.C.)
La PIA società San Girolamo fu la diretta conseguenza dell'Enciclica:
(ProvidentissimusDeus).






La Pia Società conobbe una crisi con la morte del suo protettore, Leone XIII
(http://www.treccani.it/enciclopedia/leone-xiii_%28Enciclopedia-dei-Papi%29/). Se la
Divino afflante Spiritu del 1943 parla della «calorosa approvazione» data da Pio X
(http://www.treccani.it/enciclopedia/santo-pio-x_%28Enciclopedia-dei-Papi%29/) alla
Società San Girolamo, fu proprio questo pontefice, nel clima di sospetto che andava
montando contro la Società, a imprimerle una «correzione di rotta», a provocare una
«severa rimondatura del testo… con la tendenza a sacrificare l’esegesi alla teologia […]
Dopo la potatura, che ridusse la “Società” al fine originario, ma anche inevitabilmente ne
restrinse lo slancio originario, la sua storia è fatta, per così dire, di ordinaria
amministrazione».