"A fructibus eorum cognoscetis eos; numquid colligunt de spinis uvas aut de tribulis ficus?
Sic omnis arbor bona fructus bonos facit, mala autem arbor fructus malos facit;
non potest arbor bona fructus malos facere, neque arbor mala fructus bonos facere.
Omnis arbor, quae non facit fructum bonum, exciditur et in ignem mittitur.
Igitur ex fructibus eorum cognoscetis eos.”
"Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?
Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi;
un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.
Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere."
I passi del vangelo che includono questi (Mt 7 , 16-20) versetti si possono trovare nel sito del Vaticano:
https://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PTV.HTM
Qui si può consultare l'intera Sacra Scrittura in tutte le lingue.
I primi passi della Chiesa post Francesco
Seguendo i motti e le araldiche dei papi e dei papabili partiamo dall'araldica di Bergoglio che subito
dopo l'elezione al soglio di Pietro é stata modificata per la presenza di simboli non inequivocabili.
Lo annunciò l'allora responsabile dell'ufficio stampa padre Lombardi. Precisamente venne sostituita una
stella a cinque punte con una ad otto(più idonea a Maria) e il grappolo d'uva con il fiore di nardo
(più idoneo a Giuseppe).
Il papato di Bergoglio é stato spesso condizionato da virate improvvise relativamente anche a temi
molto spinosi.
Durante il conclave sembra che inizialmente il candidato con più voti fu il prediletto Bergogliano
cardinale Tagle. Qualcosa però deve aver interrotto la scalata al soglio di Pietro di quest'ultimo.
I suoi voti andarono alla fine al frate agostiniano Prevost. Tagle ,osservando anche l'araldica e i
continui aggiornamenti delle relative figure, rappresentava il candidato più progressista e
protestante presente tra i papabili.
Prevost, se pur Bergogliano, risulterebbe un compromesso anticipato della sistina.
Il motto dell'attuale papa "In illo uno unum" richiamerebbe comunque il tentativo di far convergere
tutto in una precisa direzione.
Viviamo in uno stato ormai privo di Verità. Il pubblico elogio dei potenti alla Massoneria relativamente
a temi come l'eutanasia ne é la prova. Il culto dell'uomo massonico può portare solo alla schiavitù
umana.
Il covid-19 é un esempio e vedremo cosa sta tutt'ora provocando in America nel silenzio dei media.
Leone XIV per noi é per ora una presa in giro dell'unico e irripetibile Leone XIII. Lui non stringeva
la mano alla Massoneria.
Vediamo brevemente la voce incrollabile della Chiesa su questo tema:
- Nel 1738, Papa Clemente XII, nella sua bolla papale
In Eminenti, ha emesso la prima
condanna formale della Massoneria, mettendo in guardia dalla sua segretezza e dalla sua opposizione
alla Chiesa.
- Nel 1884, Papa Leone XIII, nella sua grande enciclica
Genere Humanum, ha spiegato
in modo approfondito come la visione del mondo massonica cerchi di rovesciare l'ordine cristiano e
di sostituirlo con il naturalismo secolare.
- Nel 1983, la Congregazione per la Dottrina della Fede, sotto il cardinale Joseph Ratzinger (poi
Papa Benedetto XVI), ha emesso una
dichiarazione sulla Massoneria che ribadisce:
"Il giudizio negativo della Chiesa nei confronti delle associazioni massoniche rimane immutato,
poiché i loro principi sono sempre stati considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa.
Pertanto, l'adesione ad esse rimane proibita. I fedeli che si iscrivono ad associazioni massoniche
sono in stato di peccato grave e non possono ricevere la Santa Comunione".
Il bene non può convivere con il "falso", "doppio" e "subdolo".
La Chiesa che stanno provando a far nascere é chiaramente doppia al suo interno
(
Francesco e frate Leone - Un funerale e un conclave avvolti dal mistero ),
in quanto con una mano "sembra" ripristinare la tradizione ma con l'altra stringe accordi con la
Massoneria. Non si respira per nulla la Verità di Cristo.
La cosa più triste é la contaminazione, ormai folle, della giustizia.
E' ridicolo per qualche istituzione avere come patrono San Michele Arcangelo mostrandosi così corrotta
al suo interno. Pentoloni ripieni di figuranti nelle sedi dove dovrebbe prevalere l'ago della bilancia
sono solo sporcizie mondane.
In un tribunale vale di più la falsa testimonianza orale di un corrotto rispetto alla tradizionale
"Verbun Volant Scripta Manent"(follia pura).
Basta che il giudice sia d'accordo. Meno male hanno rimosso il crocifisso.
Benito Mussolini non era un massone ma ne sfruttò sicuramente la potenza per arrivare al potere.
Le volse le spalle subito dopo la presa di potere. Fu un genio della politica.
Non un dittattore ma un leader. La marcia su Roma, circa un secolo fa, fu preceduta dalla celebre frase:
" O ci daranno il Governo o ce lo piglieremo noi calando su Roma ".
Il papa eletto in quell'anno, successore di Benedetto XV, fu papa Pio XI.
Il papa dei patti lateranensi che diedero respiro al papato sotto minaccia di Benedetto XV.
La guerra fu altro e triste capitolo che non dipese dal duce.
Oggi, a differenza di ieri, sembra stia succedendo l'esatto contrario. Un golpe ai danni della Chiesa
di Cristo supportato dal silenzio delle istituzioni e dei governi.
Ricordiamo i nostro articolo "
Benedetto XVI - I lupi nella Chiesa di Cristo ".
Con l'elezione del cardinale Prevost, monaco agostiniano, si parla spesso del santo dottore della
Chiesa dei primi secoli. Sant'Agostino non era certo freddo nel suo credo. Una delle massime di
Sant'Agostino fu:
"La misura dell'amore é amare senza misura".
Questa massima va però collocata nella dimensione alla quale egli stesso apparteneva. L'amore infatti
non può esistere senza Verità[
L'anticristo secondo Sant'Agostino].
Nell'immagine si possono leggere due espressioni di Pio XI e di Benedetto XVI che chiariscono che
snaturare qualcosa distorcendone la corrispondente Verità può solo che essere letale.
Non scorderemo mai quanto per noi fu fondamentale la lettura dei molti scritti di Ratzinger.
Un profeta dimissionario che tentava di rinchiudere il male in una conchiglia
[
Sant'Agostino - La sua conversione secondo Ratzinger ].
Senz'altro da lui e dai suoi rimandi come San Michele, Sant'Agostino, Leone XIII nascono i
"
Leoni Alati"[
Risposta_Lettera_BenedettoXVI ].