Winged Lions - Chiesa Cattolica


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Et mulier fugit in desertum, ubi habet locum paratum a Deo, ut ibi pascant illam diebus mille
ducentis sexaginta.
Et factum est proelium in caelo, Michael et angeli eius, ut proeliarentur cum dracone.
Et draco pugnavit et angeli eius, et non valuit, neque locus inventus est eorum amplius in caelo.

La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per
milleduecentosessanta giorni.
Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago.
Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi
in cielo.





I passi del vangelo che includono questi (Ap 12,6-7-8) versetti si possono trovare nel sito del Vaticano:
https://www.vatican.va/archive/ITA0001/__P10M.HTM
Qui si può consultare l'intera Sacra Scrittura in tutte le lingue.





Governo di un califfo e territorio sotto il suo dominio - Istituito dopo la morte di Maometto
(8 giugno 632), il califfato ha avuto termine nel 1258, con la conquista di Baghdad da parte dei mongoli.
Alla sua morte Maometto non aveva indicato il suo successore alla guida della comunità.
La scelta cadde sull'anziano Abū Bakr, uno dei primi ad avere abbracciato l'islam, che fu nominato califfo
(in arabo khalifa, cioè "successore").
Il breve califfato di Abū Bakr (632-634) diede avvio al periodo dei rashidun, i "califfi ben guidati",
comprendente lo stesso Abū Bakr, ‛Omar (634-644), ‛Othman (644-656) e ‛Ali (656-660).
Costoro, che avevano conosciuto il Profeta, oltre a garantire l'integrità della comunità, organizzarono
il nuovo Stato dal punto di vista amministrativo, militare e giuridico (il califfo però non è legislatore,
compito questo che spetta solo a Dio). In seguito molti di questi compiti vennero affidati ai loro stretti
collaboratori: ministri, ulama ("dotti") e giudici.
Nel 638 il califfo conquistò Gerusalemme( www.centroislamico.it ).
Fino al 1009 convissero nella città santa le tre religioni monoteistiche, ebraismo, cristianesimo e islam.
Con quella data, in contemporanea con il sesto califfato, iniziarono le persecuzioni religiose.
Sesto califfo fatimide (n. 985-m. 1021 - al-hakim ).
Famoso per la gestione stravagante e crudele del suo governo, per la repressione dei sudditi ebrei e
cristiani – contraria alla tolleranza della propria tradizione dinastica, per l’eccentricità della sua
condotta personale e la pretesa di essere considerato divino. La sua scomparsa misteriosa, probabilmente
per l’assassinio ordinato da membri della sua famiglia, fu interpretata come miracolosa da una setta
ismailita locale, che lo riconobbe come proprio imam.
Questa repressione dei Cristiani fu la causa delle Crociatedi cui proponiamo
un riassunto nel video crono-storico seguente.







Dopo Omar, come lo definirebbe Corrado Augias il San Paolo(https://www.wingedlions.it/News19112022.html )
islamico, troviamo come importanza Saladino.
Saladino fu l'uomo che unì il mondo islamico contro le forze europee crociate.
E' considerato uno dei più grandi eroi dell'Islam.
Noto per le sue qualità di leader e le sue abilità militari era considerato quasi un cavaliere dotato
anche talvolta di misericordia. Trovò pane per i sui denti contro Riccardo Cuor di Leone.







La questione di quale autorità musulmana, ammesso che ve ne sia, possa adempiere doveri come dichiarare
il jihād è divenuta problematica da quando, il 3 marzo 1924, Kemal Atatürk abolì il califfato, che i
sultani ottomani detenevano dal 1517. Non esiste oggi un'unica autorità politica costituita che governi
la maggioranza del mondo musulmano. A causa della mancanza di organizzazione ecclesiastica all'interno
della vasta maggioranza dei musulmani, qualsiasi aderente può autoproclamarsi ʿālim (esperto in materia
di religione) e proclamare un jihād offensivo per mezzo di una fatwā.
Il riconoscimento è a discrezione di colui che riceve il messaggio.
jihād - Termine arabo che può essere tradotto come "sforzo", da intendersi
"sulla via di Dio", come impegno di automiglioramento del credente (j. al-ākbar, grande j. o j. superiore),
di natura eminentemente intellettuale, rivolto ad esempio allo studio e alla comprensione dei testi sacri
o del diritto: in tale accezione, il concetto appare semanticamente diverso dalla traduzione di "guerra santa"
frequentemente proposta.
Accanto a una dimensione interiore del j. (ṣabr), riferita anche alla pratica di una "perseverante pazienza"
di fronte ai nemici e alle vicissitudini esistenziali, esso deve anche intendersi in funzione difensiva,
come forma di autodifesa, da praticarsi senza eccessi contro i persecutori (j. as-asghar, piccolo j. o
j. inferiore), per la preservazione e la diffusione dell'Islam.
Una lettura più aggressiva del termine, derivata da alcune interpretazioni di sure contenute nel testo sacro
oltre che da diversi ḥadīth (brevi narrazioni che riportano il pensiero e l’insegnamento di Maometto), ne
enfatizza il significato di vera e propria lotta fisica, accezione che tra la fine del 20° secolo e i primi
anni del 21° secolo è risultata prevalente al punto da generare la traduzione di "guerra santa", riferita
agli attacchi terroristici di matrice islamica perpetrati contro l'Occidente.
Adel Smith( https://lanuovabq.it/it/adel-smith-lislamico-che-odiava-i-crocefissi? ),
allora rappresentante dell'unione mussulmani d'Italia, definiva, nel filmato qui riportato, il crocifisso un
cadavere in miniatura.
Oltre a disprezzare il crocifisso calunnia papa Benedetto XVI per aver semplicemente affermato la Verità
in un suo libro. Si potrebbe dire che applica uno Jhiad difensivo.

Jihād difensivo - La maggioranza dei musulmani considera la lotta armata contro l'occupazione straniera o
l'oppressione da parte di un governo interno degne di jihād difensivo.
In effetti, sembra che il Corano richieda la difesa militare della comunità islamica assediata.







Jihād offensivo

Lo Jihād offensivo è l'intraprendere una guerra di aggressione e conquista contro i non-musulmani al fine di
sottomettere questi e i loro territori al dominio islamico. Secondo numerose interpretazioni tra cui l'Encylopedia
of the Orient, "il jihād offensivo, cioè l'aggressione, è pienamente ammesso dall'islam sunnita", ma al contrario
del jihād difensivo non vi è alcun obbligo di partecipazione da parte dei singoli fedeli musulmani, ma solo della
comunità islamica nel suo insieme. Un teologo islamico considerato il padre del moderno movimento islamista, ʿAbd
Allāh Yūsuf al-ʿAzzām, dichiarava nella fatwā "Difesa dei territori islamici: il primo obbligo secondo la fede".
Dal testo coranico, troviamo la legge del contrappasso, l'invito a rispettare le tregue durante i mesi sacri, a
desistere senza rappresaglia in caso di resa e al fatto che tutti gli imperativi sono preceduti o seguiti da un
riferimento alla persecuzione:
« ...Aggredite coloro che vi aggrediscono... .» La legge del taglione
Di seguito una interpretazione esemplare del versetto coranico da parte dell'allora leader Smith.







Il ruolo della donna nell'Islam e la gestione dell'aborto
Viene tutt'ora applicata la sura 24-2 :
Flagellate la fornicatrice e il fornicatore 1, ciascuno con cento colpi di frusta e non vi impietosite [nell’
applicazione] della Religione di Allah, se credete in Lui e nell’Ultimo Giorno, e che un gruppo di credenti
sia presente alla punizione.
Il flagello é stato il trattamento applicato a Gesù Cristo prima della croce. Tale pratica é confermata oggi
dagli islamici stessi.
Nel vangelo di San Giovanni (Gv 8,1-11) Farisei e Scribi(Ebrei) mettono alla prova Gesù chiedendo se fosse stato
lecito lapidare(sassi) un adultera secondo la legge di Mosè e i profeti.
Gesù risponde: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra!"
Infine all'adultera non condannata dice: "Va e non peccare più!" Da qui: "Errare è umano e perseverare è diabolico".
Gesù non condanna quasi mai subito forse anche perché vede oltre il fatto. San Paolo inoltre, in 1 Cor 7,10-11,
spiega che esiste una via differente dalla convivenza forzata.
Ebraismo e Cristianesimo salvo qualche passata eccezione non sono poligame a differenza dell'ISLAM che lo concede
secondo la sura 2 e la sura 4,3:
E se temete di essere ingiusti nei confronti degli orfani, sposate allora due o tre o quattro tra le donne che vi
piacciono; ma se temete di essere ingiusti, allora sia una sola o le ancelle che le vostre destre possiedono, ciò
è più atto ad evitare di essere ingiusti.
Per quanto riguarda l'aborto sembra essere consentito entro il 120° giorno dal concepimento.
Di seguito la testimonianza di una donna che ha ripudiato, per violenza subita l'Islam:







"Legion"

Anni fa nel vedere il film "Legion", di natura apocalittica, non riuscivamo a comprenderne il significato.
L'arcangelo Gabriele si trova, nel film, contro l'arcangelo Michele da sempre principe delle milizie celesti.
Nel film a comandare la schiera d'angeli é Gabriele. Questi angeli però hanno una sembianza maligna e
vogliono annientare l'umanità.
Nell'apocalisse descritta dall'evangelista Giovanni ( Ap 12,1-8 ) si parla solo di
Michele e non di Gabriele:

[1] Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul
suo capo una corona di dodici stelle.
[2] Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
[3] Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste
sette diademi;
[4] la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose
davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato.
[5] Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu
subito rapito verso Dio e verso il suo trono.
[6] La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per
milleduecentosessanta giorni.
[7] Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva
insieme con i suoi angeli,
[8] ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo.

Nel film gli angeli di Gabriele vogliono uccidere la donna e il bambino come da versetto Ap 12,4.
E' strano che lo stesso Gabriele compaia nei vangeli come messaggero di Dio a Maria ( Lc 1,26-35):

[26] Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret,
[27] a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava
Maria.

[28] Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te".
[29] A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
[30] L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
[31] Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
[32] Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre
[33] e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine".
[34] Allora Maria disse all'angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo".
[35] Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'
Altissimo.
Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.

Mentre sulla figura di Michele, per quanto riguarda la fede Cattolica, non ci sono paragoni, in Gabriele
troviamo una sovrapposizione nella fede Islamica:

Sura 96

... Era l’anno durante Ramadan, nono mese del calendario lunare, Muhammad ibn Abdallah ibn Abdalmuttalib,
della tribù dei Quraysh della Mecca (pace e benedizioni su di lui) si era ritirato in meditazione, in una
grotta del monte Hirà, nelle vicinanze della città. In una delle ultime notti del mese, all’improvviso gli
apparve una figura umana che gli disse: «Leggi!».
Muhammad rispose: «Non so leggere», allora quello lo strinse fortissimamente e insistette: «Leggi!».
Dopo che questo fatto si ripetè ancora una volta la creatura recitò i primi cinque versetti di questa sura
affinché, come disse poi l’Inviato di Allah, «le parole fossero scolpite nel mio cuore».
Sconvolto ed impaurito Muhammad fuggì dalla grotta correndo giù dalla montagna ma una voce risuonò
ù prodigiosamente nell’oscurità della notte: «O Muhammad tu sei il Messaggero di Allah e io sono Gabriele».
Egli alzò gli occhi e vide la forma angelica riempire tutto l’orizzonte. Allah (gloria a Lui l’Altissimo) aveva
scelto il Suo Messaggero e da quel giorno, nell’arco di ventitré anni, fece scendere su di lui la rivelazione
coranica; Muhammad la comunicò ai suoi discepoli, la dettò ai suoi segretari e oggi, dopo quattordici secoli,
per Volontà dell’Altissimo, un miliardo e mezzo di musulmani sono beneficiari di questa Misericordia.
...
Maometto (dall’arabo Muhammad) è il fondatore dell’Islam. Vissuto tra 6° e 7° secolo, quando aveva quarant’
anni ricevette attraverso l’arcangelo Gabriele le prime rivelazioni di Dio, che successivamente andarono a
formare il Corano, il libro sacro dei musulmani. Secondo l’Islam Maometto è l’ultimo dei profeti:
egli è stato inviato da Dio (rasul Allah) per rivelare la sua parola e per dare vita a una società e a uno Stato
a essa conformi.
Nonostante le sue qualità di sommo profeta, condottiero, stratega, diplomatico e uomo di profonda fede, Maometto
è considerato un essere mortale come ogni altro, quindi senza alcuna dote soprannaturale Maometto, che appartiene
alla potente tribù dei Quraysh, nasce intorno al 570 (non ci sono documenti che attestano con certezza questa data)
a Mecca, un florido centro commerciale della Penisola Arabica, sede anche di uno dei principali santuari pagani,
la Ka'ba.( wikipedia ).
Sembra impossibile che, dopo 600 anni, l'arcangelo Gabriele riveli una nuova fede al messaggero Muhammad dopo
aver annunciato a Maria il concepipento del figlio di Dio Gesù.
Il fatto che anche l'Islam riconosca Maria come madre di Cristo profeta potrebbe fa pensare che l'arcangelo
Gabriele potrebbe essere doppio o soffrire di una sorta di patologia bipolare.
Il film in oggetto "Legion" potrebbe quindi raffigurare l'apocalisse con gli angeli di drago( Ap 12, 7 )comandati
dall'arcangelo Gabriele islamico.
Simbolicamente la donna sarebbe la Chiesa, il bambino...Cristo e San Michele arcangelo e i suoi angeli le milizie
celesti.







Di seguito due rappresentazioni degli arcangeli Michele - Mi ("chi"), kha ("come") ed El ("Dio") e
Gabriele. Deriva dal nome ebraico גַבְרִיאֵל (Gavri'el), composto da gebher (o gheber, "uomo", a sua volta
derivante da gabhar o gabar, "essere forte") combinato con El ("Dio").







In conclusione non essendo l'arcangelo Gabriele bipolare perché superiore al sistema psichiatrico una delle
due religione mente. La probabilità maggiore decade su quella postera.