13 Passi
- Cosa sono ? -
- - Come sono strutturati ? - -
- - - A cosa servono ? - - -
- - Come sono strutturati ? - -
- - - A cosa servono ? - - -
Chiesa Cattolica - Winged Lions
Cosa sono i 13 passi
Sono una camminata nella Fede, dal vecchio al nuovo testamento, lungo la quale si studiano il bene e il male.
Uno schema logico temporale di 4000 anni con al centro Cristo. Un intorno dell'anno 0 dal 2000 a.C al 2000 d.C
Senza conoscere il male non si può capire come combatterlo e non si può scegliere il bene.
Gesù disse( Mt 10,16 ):
"Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici
come le colombe"
La loro struttura
Abramo
Abramo è un patriarca dell'ebraismo, del cristianesimo e dell'islam. La sua storia è narrata nel Libro
della Genesi ed è ripresa nel Corano. Secondo il libro della Genesi, il suo nome originale era Abram
אַבְרָם [ʔaβ.ˈraːm], poi cambiato da Dio in Abraham. La sua esistenza riconosciuta da tutte e tre le
religioni monoteistiche risale al XXI secolo a.C.
Se consideriamo il punto della storia in cui siamo rispetto allo zero allora siamo esattamente al secolo
opposto, meglio intorno destro, della funzione temporale incentrata in Cristo.
Essendo questo un punto comune a tutte le religioni monoteistiche condividiamo l'articolo sul tema nel quale
vi é l'intervista al filosofo storico e ateo Corrado Augias.
Abramo viene spesso etichettato come il padre della fede. Questo abbinamento può essere legato appunto al
fatto che la storia delle tre religioni nasce appunto da lui. Per i Cattolici la paternità della fede é data
anche e soprattutto dal fatto che si fidò di Dio a tal punto di arrivare a sacrificare il figlio primogenito
Isacco. La sua fede fu comunque premiata
e un angelo per conto di Dio ne fermò l'esecuzione(Gn 22, 1-18)
Nell'immagine riportata oltre l'icona di Abramo e del diagramma logico temporale si vedono due immagini del
software ArcheologyTool da noi utilizzato nella nostra tesi di laurea magistrale. Serviva per elaborare immagini
acquisite partendo da tutte le possibili illuminazioni del contenuto delle stesse. Nell' esempio eravamo all'interno
di una tomba a Nazareth che taluni associano tutt'ora alla tomba del Giusto. Il Giusto potrebbe essere ricondotto
a San Giuseppe. Una delle scritte incise nella roccia scoperte rappresentava in arabo il nome di Abramo.
Mose
Nel percorso logico temporale dopo Abramo troviamo Mose.
Mosè (latino: Moyses; Moisè in italiano arcaico[1]; in ebraico: משֶׁה, standard Moshé, tiberiense Mōšeh;
greco: Mωϋσῆς, Mōysễs; in arabo موسىٰ?, Mūsā; in copto: Ⲙⲱⲥⲛ, Mōsē; ge'ez: ሙሴ, Musse) fu per gli ebrei
il rabbino per antonomasia (Moshé Rabbenu, Mosè il nostro maestro), e tanto per gli ebrei quanto per i
cristiani egli fu la guida del popolo ebraico secondo il racconto biblico dell'Esodo; per i musulmani,
invece, Mosè fu innanzitutto uno dei profeti dell'Islam la cui rivelazione originale, tuttavia, andò perduta.
Il testo biblico spiega il nome "Mosè", come una derivazione dalla radice משה, collegata al campo semantico
dell'"estrarre dall'acqua", in Esodo 2,10[2]. Si suggerisce in questo versetto che il nome sia collegato
all'"estrarre dall'acqua" in un senso passivo, Mosè sarebbe "colui che è stato estratto dall'acqua".
Altri, prendendo le distanze da questa tradizione, fanno derivare il nome dalla stessa radice, ma con
un senso attivo: "colui che estrae", nel senso di "salvatore, liberatore" (di fatto, nel testo masoretico
la parola è vocalizzata come un participio attivo, non passivo).[3] Nella lingua egizia, Mosè potrebbe
significare fanciullo[4] o anche figlio o discendente[5], come nei nomi propri Thutmose (Dhwty-ms),
"figlio di Toth", o Ramose (R-ms-sw), "figlio di Ra".
Secondo la tradizione, Mosè nacque dagli israeliti Amram e Iochebed, scampato alla persecuzione voluta dal
faraone, venne salvato dalla figlia di quest'ultimo ed educato alla corte egizia. Fuggì da lei a seguito
d'un omicidio commesso ai danni di un sorvegliante e si ritirò nel paese di Madian dove sposò Zippora,
figlia del sacerdote Ietro. Secondo la Bibbia nei pressi del monte Oreb ricevette la chiamata di Dio e,
tornato in Egitto, affrontò il faraone chiedendo la liberazione del popolo d'Israele dalla schiavitù;
il faraone accoglierà la sua proposta solo a seguito delle 10 piaghe d'Egitto, ultima delle quali la morte
dei primogeniti egizi. Accampatosi con i suoi nei pressi di Yam Suf (Mare di Giunco), Mosè, su indicazione
divina, divise le acque del mare permettendo così al suo popolo di attraversarlo e sommergendo infine
l'esercito faraonico corso ad inseguirli. Dopo 3 mesi di viaggio il profeta raggiunse il monte Sinai dove
ricevette le Tavole della Legge e punì il suo popolo per aver adorato un vitello d'oro. Gesù si collega a
Mose mediante il compimento della legge: "Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti;
non son venuto per abolire, ma per dare compimento - ( Mt 5, 17-20 )
Giunto nei pressi della terra promessa, dopo 40 anni di dura marcia, Mosè morì sul monte Nebo prima di entrarvi.
Nei Vangeli sinottici apparve insieme ad Elia, accanto a Gesù, durante la Trasfigurazione sul Monte Tabor.
Ricorrono in questa sintesi i due numeri biblici 40 come i giorni nel deserto di Gesù, 3 come la trinità
e i 10 comandamenti. Essendo il male biblicamente associato al mare, Mose lo aprì per permettere il passaggio
del popolo per poi successivamente richiuderlo a sfavore dei persecutori.
È considerato una figura fondamentale dell'Ebraismo, del Cristianesimo, dell'Islam, del Bahaismo, del
Rastafarianesimo e di molte altre religioni. Per gli ebrei è il più grande profeta mai esistito, per i cristiani
colui che ricevette la legge divina( le dieci tavole o dieci comandamenti ), per gli islamici uno dei maggiori
predecessori di Maometto. La sua storia è narrata, oltre che nelle Sacre Scritture, anche nella letteratura
dell'antico Egitto[6], nel Midrash, nel De Vita Mosis di Filone di Alessandria, nei testi di Giuseppe Flavio.
Mosè è venerato come santo dalla Chiesa cattolica che lo commemora il 4 settembre.
Troviamo quindi in questo schema logico temporale ancora un punto in comune, il secondo, tra le tre più grandi
e note religioni monoteistiche Ebraismo, Cristianesimo ed Islam. Il peso che ogni religione attribuisce a Mose é
logicamente comunque differente.
Ai giorni nostri é stato da lui presa ispirazione per dare il nome alla barriera sul mare( Mose ) costruita nel
canale tra la laguna di Venezia e Punta Sabbioni per regolare l'innalzamento delle acque nella città stessa.
Isaia
Isaia (in ebraico יְשַׁעְיָהוּ?, in latino Isaias, il cui nome vuol dire "il Signore salva";
765 a.C. circa – 700 a.C. circa) è stato un profeta ebreo antico.
È uno dei quattro maggiori profeti biblici, al quale viene attribuito un libro:
il cosiddetto Libro di Isaia. Considerato insieme a Elia uno dei profeti più importanti di tutta la Bibbia,
gli succederanno Geremia, Ezechiele e Daniele.
Isaia non era un sacerdote ma un levita della Tribù di Levi i quali erano consacrati al culto divino e per
questo non ebbero possedimenti terrieri quando Israele s'insediò nella terra promessa. Quindi (cap. 6) né lui
né i suoi figli erano discendenti di Iesse cioè della Tribù di Giuda (cap. 11). Le sue profezie avevano dunque
natura messianica (cap. 7).
Mentre in altri profeti, come ad esempio Geremia o Osea, le vicende personali sono legate strettamente al
messaggio che trasmettono e quindi vengono riportate nei rispettivi libri, in Isaia prevale l'aspetto più
visionario, politico e poetico dell'essere profeta.
Nel suo libro si accenna a due figli con nomi simbolici e ad una moglie chiamata profetessa, non si sa bene
se perché dotata dello stesso carisma del marito o solo perché sua moglie.
Figlio di Amoz (da non confondere con il profeta Amos), Isaia nacque intorno al 765 a.C. Nel 740 a.C., anno
della morte del re Ozia, ebbe nel Tempio di Gerusalemme una visione in cui il Signore lo inviava ad annunciare
la rovina di Israele.
Visse in un periodo di forti tensioni sociali e politiche durante le quali Israele era sotto la costante minaccia
di un'invasione assira. Il peso politico datogli dal suo essere profeta lo rese un personaggio molto in vista nel
suo tempo e la sua vicinanza alla corte di Gerusalemme lo fanno ritenere da alcuni appartenente ad una famiglia
aristocratica. La sua attività politica e profetica fu costantemente impegnata a denunciare il degrado morale
portato dalla prosperità del paese. Egli tentò di impedire ogni alleanza militare con altri paesi indicando
come unica strada la fiducia in Dio.
Di Isaia si perdono le tracce nel 700 a.C.: secondo una tradizione ebraica fu arrestato e condannato a morte
sotto il re Manasse. Secondo i vangeli apocrifi venne segato in due, come accennato nel capitolo 11, 37 della
Lettera agli Ebrei.
Oltre al profeta e all'uomo politico, Isaia può essere considerato anche un poeta.
Il nome Isaia, in ebraico Yeshayàhu, significa "Il Signore ha salvato". Nel libro di Isaia si trovano molti passi
che nella tradizione cristiana sono stati letti come riferimenti a Gesù di Nazareth. Uno dei più importanti
riferimenti biblici e probabile profezia della figura messianica é Is 53, 1- 12 :
[1] Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?
[2] È cresciuto come un virgulto davanti a lui
e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per provare in lui diletto.
[3] Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
[4] Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
[5] Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
[6] Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l'iniquità di noi tutti.
[7] Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
[8] Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua sorte?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,
per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.
[9] Gli si diede sepoltura con gli empi,
con il ricco fu il suo tumulo,
sebbene non avesse commesso violenza
né vi fosse inganno nella sua bocca.
[10] Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in espiazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
[11] Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà la loro iniquità.
[12] Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha consegnato se stesso alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i peccatori.
Lo stesso Gesù, secondo quanto riportato nel Vangelo di Luca, sceglie un brano di Isaia per iniziare
la sua predicazione. Lc 4, 16-21 :
[16] Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella
sinagoga e si alzò a leggere.
[17] Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:
[18] Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto
messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi,
[19] e predicare un anno di grazia del Signore.
[20] Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella
sinagoga stavano fissi sopra di lui.
[21] Allora cominciò a dire: "Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i
vostri orecchi".
Isaia è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e celebrato il 9 maggio con il titolo di martire.
Dall'islam, per il quale il nome è Ashiyāʾ(in arabo أشعياء?), è stato citato anche nel Corano, è
considerato un profeta, predecessore di Maometto.
Buddah
Un buddha, anche budda in italiano, è, secondo il Buddismo, un essere che ha raggiunto il massimo grado
dell'illuminazione (bodhi).
In sanscrito e pāli Buddha (बुद्ध); cinese Fotuo (佛陀S, FótuóP), abbreviato Fó (佛S); giapponese Butsuda (仏陀?)
abbreviato Butsu (仏?); coreano Bulta (불타) abbreviato Bul (불); vietnamita Phật-đà abbreviato Phật - tibetano
Sangs-rgyas. Buddha è il participio passato del sanscrito budh, prendere conoscenza, svegliarsi.
Buddha significa quindi "risvegliato", con riferimento al passaggio della coscienza dalla condizione di
sonno (ὕπνος, hýpnos) alla condizione di piena realizzazione.
Un buddha, secondo le scuole che non accolgono le dottrine Mahāyāna e i relativi sutra ovvero che ritengono
canonici solo gli insegnamenti contenuti negli Āgama-Nikāya, negli Abhidharma e nei Vinaya, è un essere che
dopo aver trascorso diverse vite come bodhisattva si è progressivamente liberato dagli attaccamenti e dal
saṃsāra, conseguendo la liberazione nel corso della sua ultima vita, ed è entrato nel nirvāṇa.
Nonostante la liberazione dal saṃsāra, egli è soggetto alla malattia, alla vecchiaia e alla morte.
Il corpo fisico di un buddha è contraddistinto dai Trentadue segni maggiori (o "Trentadue caratteristiche
della perfezione", sanscrito Dvātrimāśadvaralakṣaṇa) che tuttavia sono visibili solo a chi ha purificato in
modo sufficiente il proprio karma.
Quando un buddha muore (entra nel parinirvāṇa), non è più individuabile nel mondo, ma lascia delle reliquie del
suo corpo (śarīra), che divengono oggetto di venerazione in particolar modo per i praticanti laici (upāsaka),
i quali, per mezzo di questa pratica di venerazione, acquisiscono dei meriti per le rinascite future. Ma ciò che
rimane di un buddha dopo il suo parinirvāṇa è soprattutto il corpo del suo insegnamento (dharmakāya), contenuto
nelle dottrine che ha tramandato e nelle raccolte dei suoi sermoni (Āgama-Nikāya). Non tutti i buddha
espongono necessariamente le stesse identiche dottrine. Queste scuole, oltre che riconoscere il buddha
storico (Gautama Buddha), accettano la passata esistenza di buddha precedenti (vedi più avanti) e di un
buddha futuro, Maitreya.
Negli insegnamenti mahāyāna il buddha storico (Gautama Buddha, qui spesso denominato come Buddha Śākyamuni)
si è manifestato sulla nostra terra con il suo "Corpo di apparizione" (nirmāṇakāya); quindi, secondo queste
dottrine, il Buddha Śākyamuni era già "illuminato" prima ancora di manifestarsi come tale. Il Buddha Śākyamuni,
come qualsiasi altro buddha, ha completato il cammino lungo le dieci terre (bhūmi) dei bodhisattva ottenendo
il corpo assoluto (dharmakāya) e, per il bene degli esseri senzienti, ha acquisito anche i "corpi della forma"
(rūpakāya) che consistono del saṃbhogakāya ("Corpo della fruizione", dotato dei Trentadue segni maggiori di un
Buddha, percepito tuttavia solo dai bodhisattva che hanno raggiunto le ultime tre terre) e il nirmāṇakāya
(Corpo di apparizione) percepito invece da tutti esseri senzienti.
I buddha appaiono quindi con il nirmāṇakāya che è un corpo di sola apparenza con cui si manifestano nei mondi
dimostrando la loro illuminazione e insegnando il Dharma. Questo insegnamento si compone di "Tre giri della
Ruota del Dharma" (tridharmacakra):
- il primo giro della Ruota del Dharma corrisponde agli insegnamenti delle Quattro nobili verità ed è
destinato agli
śrāvaka e ai pratyekabuddha dello Hīnayāna;
- il secondo giro della Ruota del Dharma corrisponde agli insegnamenti contenuti nei Prajñāpāramitā Sūtra
e riguardano in particolar modo la dottrina della vacuità (śunyātā);
- il terzo giro della Ruota del Dharma corrisponde agli insegnamenti relativi al tathāgatagarbha ovvero
sulla Natura-di-Buddha presente in tutti gli esseri senzienti.
Gli insegnamenti del secondo e del terzo giro della Ruota del Dharma sono riservati ai soli bodhisattva,
ovvero a coloro che sono in grado di comprenderne le rispettive dottrine profonde.
La figura del Buddha, ivi compreso quello storico, va per il Mahāyāna oltre la sua presenza spazio-temporale
di questo mondo. Per questa ragione il Mahāyāna e il suo successivo sviluppo, il Buddismo Vajrayāna, hanno
elaborato un complesso pantheon di Buddha cosmici (vedi più avanti). Tuttavia Paul Williams[3] nota come
negli stessi insegnamenti Mahāyāna tutti questi buddha sono vuoti di esistenza intrinseca a tal punto che,
citando il Ratnakūṭasūtra, per evitare che alcuni bodhisattva fossero prigionieri delle credenze sulla
esistenza intrinseca dei Buddha, il bodhisattva della saggezza Mañjuśrī cercò di uccidere lo stesso Buddha
Śākyamuni con la sua spada affilata.
Ora al di là di quanto descritto fin d'ora richiamiamo la prima definizione di Buddah: "un essere che ha
raggiunto il massimo grado dell'illuminazione."
Guardando la statua di Hong Kong del grande Buddah terminata nel 1993 appaiono simboli che sono usati
tutt'ora dagli illuminati. Tra questi si nota:
1*) Il puntino sulla fronte tipico dei monaci buddisti
2) Le orecchie deformate al quale noi piace associare la canzone "The bad touch" della Bloodhound
Gang . La perfezione non é quella del corpo bensì quella mentale.
3) La mano sinistra con la disposizione delle dita spesso usata anche dagli illuminati.
4) La svastica rovesciata
5*) Un marchio sulla mano destra che richiama l'apocalisse di San Giovanni ( Ap 13,16-18):
[16] Faceva
sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla
mano destra e sulla fronte;
[17] e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della
bestia o il numero del suo nome..." ).
Questi versetti sono il prologo della pagina dei Leoni Alati http://www.leonialati.it
Cristo e l'anno 0
L'esistenza storica di Cristo che lo si voglia o no sancisce l'anno 0 che oggi si colloca nel bel mezzo
di un intorno di 4000 anni di storia partendo da Abramo per arrivare ai giorni nostri.
Come descritto nell'articolo già condiviso "Ecumenismo e dialogo interreligioso" Ratzinger pubblico
una dichiarazione intitolata Dominus Jesus, la quale argomenta l'evidente rilievo che occupa la figura
centrale di Cristo per i Cristiani.
La sua figura non coincideva con le aspettative messianiche del popolo Ebreo ed infatti da loro venne
rifiutato e messo in croce. Per pochi però venne associato alla profezia di Isaia e quindi riconosciuto come
il Messia.
Gesù non fu secondo aspettative un super eroe bensì la redenzione dell'umanità.
Non fu neanche un dittatore bensì un leader e a tal proposito condividiamo l'articolo pubblicato sulla
sua figura: Cristo maestro e leader https://www.wingedlions.it/News06072022.html
Lui non ha detto chi vuol essere nel paese dei balocchi mi segua ma (Mt 16,23-24):
[23] Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi
secondo Dio, ma secondo gli uomini!".
[24] Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda
la sua croce e mi segua.
Il suo programma elettorale potrebbe essere riassunto in (Mt 10,16 - 34):
[16] Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici
come le colombe.
[17] Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe;
[18] e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
[19] E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi
sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire:
[20] non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
[21] Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li
faranno morire.
[22] E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato.
[23] Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito
di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.
[24] Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone;
[25] è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone.
Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari!
[26] Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che
non debba essere manifestato.
[27] Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo
sui tetti.
[28] E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima;
temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna.
[29] Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che
il Padre vostro lo voglia.
[30] Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati;
[31] non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!
[32] Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli;
[33] chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
[34] Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada.
La sua psicologia scardina centinaia di libri e ricerche con un sol versetto[15]( Mc 7, 14-23) ):
[14] Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: "Ascoltatemi tutti e intendete bene:
[15] non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono
dall'uomo a contaminarlo".
[16] .
[17] Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola.
[18] E disse loro: "Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di
fuori non può contaminarlo,
[19] perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?". Dichiarava così mondi tutti gli alimenti.
[20] Quindi soggiunse: "Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo.
[21] Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi,
[22] adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.
[23] Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo".
Il suo testamento é stato ed é tutt'ora il bersaglio prediletto del nemico( Lc 22, 19 - 21)
[19] Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo che è dato per voi;
fate questo in memoria di me".
[20] Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue,
che viene versato per voi".
[21] "Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola.
Il culto di Cristo dopo l'anno 33
Prima di procedere con Ario é necessario chiarire dei punti chiave relativamente al culto di Cristo.
Il passo precedente si concludeva così:
Il suo testamento é stato ed é tutt'ora il bersaglio prediletto del nemico ( Lc 22, 19 - 21 )
[19] Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo che è dato
per voi; fate questo in memoria di me".
[20] Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio
sangue, che viene versato per voi".
[21] "Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola.
Dal sacrificio ebraico dell'agnello si é arrivati, come da Gesù predetto nell'ultima cena, al sacrificio del
figlio di Dio. Si é compiuto quello che profetizzava il profeta Isaia.
Essendo il suo testamento il fondamento per la naturale prosecuzione e diffusione del culto Cattolico, sono nati
fin da subito attacchi e mal interpretazioni legate allo stesso.
Celebrare il testamento di Cristo come solamente un sacrificio ebraico significherebbe non riconoscere il messia
come tutt'ora credono gli ebrei.
Celebrare il suo testamento come un semplice memoriale ridotto ad una banale ultima cena, vorrebbe dire non
riconoscerne la divinità ma vederlo piuttosto come un super uomo o un piccolo Buddah.
Nella figura emergono il 13 e 33. Questi sono numeri biblici avversari tra loro. Il 33 rappresenta il sacrificio.
Gli anni di Cristo al momento della crocifissione.
Il 13 rappresenta il numero dei commensali presenti durante l'ultima cena. Gesù e i 12 apostoli tra cui anche il
traditore Giuda.
Nella figura é presente sulla destra una configurazione architettonica di una recente chiesa che ci indica quanto
sia diffuso il male all'interno della Chiesa Cattolica. Siamo ritornati ad un punto antecedente a Cristo.
L'altare é similare a quello ebraico del sacrificio animale. La croce é chiaramente nel contesto quasi irrilevante.
La disposizione dell'assemblea é a sembianze di un grande occhio. Le panche sono prive di inginocchiatoi.
Ario e l'Arianesimo
Premettiamo subito che non c'é nessun legame con la razza ariana e Hitler.
Ario dubitava sulla Trinità e non considerava divino il Maestro Gesù. Non credeva probabilmente neanche
nella presenza reale di Cristo, che avviene per i Cattolici e anche per i fratelli Ortodossi, durante la
celebrazione della Santissima Eucarestia.
Per l’antico monaco libico del IV secolo, infatti, Gesù Cristo era una sorta di semidio, non identificabile
con Dio stesso. Una semplice «creatura umana in cui Dio si è manifestato».
Questa eresia colpisce davvero al cuore l’essenza stessa del cristianesimo. Ed è tutt’altro che debellata.
Un uomo che ha insistito strenuamente nel denunciare il rischio di un moderno arianesimo fu Papa Benedetto XVI.
Lo ha fatto, ad esempio, all’ Udienza Generale del 20 giugno 2007 ricordando la figura di
Sant’Atanasio come «il più importante e tenace avversario dell’eresia ariana, che allora minacciava la fede
in Cristo, riducendolo ad una creatura “media” tra Dio e l’uomo, secondo una tendenza ricorrente nella storia,
e che vediamo in atto in diversi modi anche oggi».
E una settimana dopo Udienza Generale del 27 giugno 2007 ( )ha ribadito che la «negazione della vera divinità di Gesù»,
cioè il cuore dell’eresia ariana, «è ancora oggi una tentazione per i cristiani», al punto da rendere necessaria
una «catechesi integrale».
Anche prima di salire al Soglio Pontificio, Benedetto XVI non ha mai smesso di denunciare il pericolo della
tentazione ariana tra i cristiani d’oggi. Ricordiamo il famoso “dossier Tamayo”.
Il cardinale Joseph Ratzinger, allora Prefetto dell’ex Sant’Uffizio, non esitò, infatti, a condannare il
libro intitolato “Dios y Jesús” del teologo spagnolo Juan José Tamayo
(collaboratore, guarda caso, del quotidiano El País - https://elpais.com/# ) accusato proprio di arianesimo
a causa della sua teoria negazionista della divinità di Cristo.
Maometto e l'Islam
Dopo aver visto il tentativo dal di dentro della Chiesa di sminuire la figura di Cristo, ad opera di Ario,
é sorto un nuovo tentativo ad opera questa volta esterno ad opera del profeta fondatore dell'Islam Maometto.
Nell articolo di seguito troveremo descrizione delle differenze sostanziali tra le due fedi:
Dialogo interreligioso
Maometto si é inserito nella storia del popolo di Israele a distanza di 600 anni dopo Cristo. Sono da lui
riconosciuti tutti i grandi profeti, ma Cristo non viene considerato il figlio di Dio bensì semplicemente
un profeta figlio di Maria.
Per una mente di formazione logica nasce subito un grande interrogativo. Nella fede Cattolica Maria riceve
l'annuncio di partorire il figlio di Dio tramite l'arcangelo Gabriele( Lc 1,16-34 )
figura di destra
[28] Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te".
[29] A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
[30] L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
[31] Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
[32] Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre
[33] e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine".
Vi é una pesante contraddizione tra la fede Cattolica e l'Islam riguardo l'arcangelo Gabriele.
[Maometto] - La tradizione musulmana racconta che intorno all'anno 612, nella notte tra il 26 e il 27 del mese
di ramadan, l'arcangelo Gabriele apparve in sogno a Maometto( immagine di sinistra) e gli dettò la prima
rivelazione.
Il mondo islamico celebra la festa di Mab'ath, il giorno in cui ebbe inizio, tramite rivelazione divina,
la missione del Profeta Mohammad, quando ricevette da Allah, per mezzo dell'Arcangelo Gabriele, l'incarico
di portare all'umanità il nuovo messaggio di Iddio, ovvero l'Islam.
"Si parla di nuovo messaggio di Dio."
[Gesù ] Non si pone come una discontinuità nello schema logico dei padri della fede ma come una continuità:
[17] Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare
compimento ( Mt 5,17 )
Esiste in Indonesia(vedi immagine centrale) una Mecca collegata ad una cattedrale cattolica da un tunnel
sotterraneo, chiamato "tunnel della fraternità". Più che a un santo collegamento il nome e la disposizione
sotterranea fanno pensare a tutt'altro e molto più legato ai principi massonici.
Come detto anche da Corrado Augias nell'articolo condiviso all'inizio la parte islamica più estrema rappresenta
la religione più violenta al mondo.
Nel dicembre 2018 il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato una legge di iniziativa congressuale
in cui la persecuzione dei cristiani in Siria e Iraq ad opera dell'Isis e di gruppi terroristi affini è definita
come un "genocidio".
[Maometto] Se pur nel Corano si parla di nuova legge di Dio, la violenza é anche peggiore della legge antica.
Nella sura 24 si obbliga le comunità Islamiche a flagellare chi compie adulterio
con 100 frustate.
Questo ci é stato tutt'ora confermato da Islamici praticanti.
[Gesù] L'atteggiamento di Gesù davanti alla prostituta da lapidare é differente: "Chi é senza peccato scagli
la prima pietra...va e non peccare più!" ( Gv 8,1-11 )
Come dice il card. Muller nel suo libro "In buona fede" riguardo l'Islam e la sua diffusione:
"Nelle società democratiche ed evolute vi é la libertà e il diritto di decidere a quale religione appartenere
e non possiamo mai mettere in dubbio il diritto dei singoli alla libertà di coscienza.
Tuttavia la Chiesa non é equiparabile ad uno stato, avendo avuto da Dio il mandato di andare per il mondo a
predicare il Vangelo. Ogni battezzato in quanto cristiano é un discepolo di Cristo.
I Mussulmani hanno, invece, un altro progetto di azione sintetizzabile nell'assioma che vogliono sottomettere
l'umanità alla loro fede e portano avanti metodi più aggressivi.
Da noi la fede non é mai una sottomissione: é una libera risposta."
Michele Cerulario e il Grande Scisma
Ribadiamo che il testamento di Cristo é stato ed é tutt'ora il bersaglio prediletto del nemico ( Lc 22, 19 - 21 )
[19] Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo che è dato
per voi; fate questo in memoria di me".
[20] Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio
sangue, che viene versato per voi".
[21] "Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola.
Ricollegandoci all'arianesimo, come disse Benedetto XVI sempre presente, uno dei motivi che scatenarono il
Grande Scisma era l'inserimento del Filioque nel Credo niceno nell'ambito della Chiesa latina, atto definito
non canonico dalla Chiesa orientale, anche perché in violazione allo specifico comando del Concilio di Efeso
(secondo gli ortodossi il Credo può essere cambiato solo per consenso conciliare).
La controversia circa il Filioque sembra essersi originata nella Spagna Visigota del VI secolo, laddove
l'eresia ariana era particolarmente diffusa: gli ariani affermavano che la prima e la seconda persona
della Trinità(generata dal Padre) non sono coeterne e quindi uguali.
Per rafforzare la teologia tradizionale, il clero spagnolo introdusse arbitrariamente il Filioque nel
Credo niceno ("Credo nello Spirito Santo, [...] che procede dal Padre e dal Figlio [Filioque, appunto],
e con il Padre ed il Figlio è adorato e glorificato"): all'Oriente tale inserzione parve alterare non
solo il credo universale, ma anche la dottrina ufficiale della Trinità, creando una irrazionale "doppia
paternità" dello Spirito Santo.
Altro motivo era dato dal fatto che certe norme liturgiche occidentali l'Oriente cristiano interpretava come
innovazioni: un esempio era l'uso del pane azzimo per l'Eucaristia.
Un altra grande disputa, oltre al celibato dei preti, era legata al primato universale di giurisdizione del papa.
Ossia se il Vescovo di Roma dovesse essere considerato un'autorità superiore a quella degli altri patriarchi.
Su questo disappunto i vangeli dicono chiaramente in Mt 16,18-24 :
[18] E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non
prevarranno contro di essa.
[19] A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli,
e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli".
...
[23] Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi
secondo Dio,ma secondo gli uomini!".
Pietro, se pur non infallibile e non immune all'errore, ha comunque il primato conferitogli da Gesù stesso.
Gesù non conferisce il primato al discepolo prediletto bensì a Pietro.
Questo scisma non é così grave come altri. Nessuno dei due ha probabilmente l'intera ragione.
Le ragioni dell'uno compensano le ragioni dell'altro. Mentre sul primato papale sembra ci sia poco da
discutere nell'ambito liturgico agli ortodossi dobbiamo la salvaguardia della tradizione.
San Basilio ( 1 | 2 )
e San Giovanni Crisostomo ( 1 | 2 )
sono i garanti della liturgia antica.
Nel 1054 papa Leone IX inviò a Costantinopoli Umberto di Silva Candida per tentare di risolvere questa
situazione critica, ma la visita terminò nel peggior modo: il 16 luglio 1054, il cardinale Umberto depositò
sull'altare di Santa Sofia una bolla di scomunica contro il patriarca Michele Cerulario e i suoi sostenitori,
designandoli come simoniaci, eretici, nicolaitici: atto che però venne inteso come scomunica pure della
Chiesa bizantina. A questo atto Cerulario rispose in modo analogo ritenendo doveroso scomunicare Umberto
di Silva Candida e gli altri legati papali, cosa che fece appena otto giorni dopo, il 24 luglio.
Ai fatti concreti del 1054, però, dobbiamo accostare anche le valutazioni storiche che non coincidono con le
valutazione giuridiche. Lo scisma, per così dire, nacque nel 1054 ed in quest'anno avvennero i fatti più
determinanti.
Esso, però, non fu necessariamente avvertito nella sua gravità dagli stessi contemporanei, ma fu visibile
soltanto una-due generazioni più tardi.
Lo stesso aspetto giuridico, che ha un suo valore, sembra non essere così chiaro. Infatti, papa Leone IX,
quando fu scritta e proclamata la bolla di scomunica da Umberto da Silva Candida, era già morto.
Noi sappiamo che, alla morte di un papa, automaticamente vengono sospese tutte le deleghe che il papa
stesso aveva concesso. La delegazione, allora, aveva ancora lo stesso potere di agire? La scomunica non
avrebbe, quindi, valore giuridico, ma piuttosto è un'illegittima amplificazione del risentimento personale
di Umberto verso il patriarca Michele, sebbene, attraverso di essa, si colga il problema centrale della
questione.
Le Chiese, inoltre, attraverso i loro rappresentanti ufficiali, si anatemizzarono l'una l'altra: si
separarono così la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa, ognuna delle quali rivendicava per sé il
titolo di "Chiesa una, santa, cattolica ed apostolica" e di custode dell'Ortodossia cristiana.
Sebbene la comunione non fosse definitivamente e completamente spezzata fino all'invasione ottomana
di Costantinopoli nel 1453, la frattura fondamentale, pur con alcune brevi parentesi (es. Concilio di Firenze),
non si è più risanata.
Lutero e il protestantesimo
Ancora un altro attacco al testamento di Cristo, bersaglio prediletto del nemico ( Lc 22, 19 - 21 ) :
[19] Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo che è
dato per voi; fate questo in memoria di me".
[20] Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel
mio sangue, che viene versato per voi".
[21] "Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola.
Questa volta uno contrapposto all'altro sono Martin Lutero e come papa un altro leone: Leone X.
Sulla base del principio basilare della riforma Luterana, ossia la giustificazione per sola fede, la parola
biblica (suggellata dai sacramenti di battesimo ed eucaristia) divenne l'elemento centrale della fede e il
fondamento della Chiesa. Il principio d'autorità venne sostituito dal libero esame e dal principio della
responsabilità personale del credente davanti a Dio e al prossimo. Venne inoltre eliminata la differenza tra
clero e laicato nella Chiesa e affermato il sacerdozio universale dei credenti. Fu infine introdotta la
distinzione tra potere civile ed ecclesiastico che avviò il processo di secolarizzazione della società.
Uno dei cavalli di battaglia di Lutero era la corruzione nella chiesa attorno alle indulgenze plenarie.
La Messa dei protestanti non esiste come tale, in quanto i protestanti rifiutano la dottrina cattolica della
transustanziazione( "Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me" - Il pane
della celebrazione per loro non diventa Cristo ) e del sacrificio eucaristico.
La Santa Messa diventa spesso un semplice memoriale dell'ultima cena. Tuttavia, molti protestanti celebrano
il culto domenicale, che spesso include la lettura della Bibbia, la preghiera, l'adorazione e la predicazione.
Contemporaneamente a Lutero, a Zurigo, H. Zwingli, con l'appoggio delle autorità locali, aveva attuato un piano
di riforme antipapali e anticuriali (diffuse in Svizzera e in Germania merid.), ma alla sua morte (1531) il centro
della Riforma divenne Ginevra, dove G. Calvino attuò una rigida organizzazione teocratica e codificò le tesi
riformate, accentuando il tema della predestinazione. La dottrina calvinista (o riformata) si diffuse in Europa
e nelle colonie inglesi in America. In Inghilterra, a seguito della politica antipapale di Enrico VIII
(Atto di supremazia, 1534), si affermò la Chiesa anglicana, che conservò l'episcopato e forme di culto tradizionali,
pur facendo propria la teologia riformata. Nell'ambito della crisi religiosa del Cinquecento si diffusero anche
sette e movimenti di riforma radicale, duramente contrastati sia dai cattolici sia dai riformatori.
Tra questi gli anabattisti, gli antitrinitari e i sociniani.
La Massoneria e il culto del G.A.D.U(Grande Architetto Dell'Universo)
Grazie al grande impulso modernista dovuto anche alla riforma Luterana nasce la Massoneria. Non si tratta più solamente di un attacco al testamento di Cristo ma di una vera e propria anti chiesa. Relativamente alla Massoneria e il suo operato condividiamo i link ai nostri articoli pubblicati: L'atteggiamento della Chiesa nel corso degli anni contro la Massoneria Messaggi subliminali legati alla Massoneria La Massoneria sembrerebbe collocarsi nei versetti apocalittici tratti dal libro dell'apocalisse di San Giovanni ( Ap 13 e Ap 12 ). In Ap 12 compare l'arcangelo San Michele a difesa della Chiesa contro il drago mentre in Ap 13 viene descritto il modo di operare del drago e della bestia. Opere, luoghi o figure bibliche riconducibili ai versetti citati sono presenti nell'immagine pubblicata tra cui: -] Tempio di Bahai - Monte Carmelo - Haifa Ci siamo trovati durante un viaggio in Terra Santa nel 2015 ai piedi di questa scalinata al termine del quale vi é un tempio Bahai. Un tempio di culto massonico dove al suo interno sono ammesse tutte le religioni. Rappresenterebbe il fine ultimo della Massoneria. Un unica grande religione con un unico culto. -] Il ponte del Drago - Fiume Hàn. Da Nang(Vietnam) Il drago cinese è l'incarnazione del concetto di yang, lo spirito fecondo e creatore, maschile, e rappresenta in quanto tale anche il lignaggio genetico familiare (similmente al genius, lo spirito della famiglia dell'antica religione romana, che negli altari privati era rappresentato da un serpente). E' stato inaugurato nel 2013, anno delle dimissioni di papa Benedetto XVI e della morte dell'astrofisica Margherita Hack. Il ponte a forma di drago è attorcigliato alla struttura come una catena del DNA e presenta 3 archi completi e/o 5 incompleti. Emette fuoco dalla bocca e dispone di 6 corsie di marcia, 3 in un senso e 3 nell'altro. La sua lunghezza pare essere esattamente 666 metri. -] La madonna di Guadalupe( monte Tepeyac a Città del Messico ) Viene rappresentata come il versetto di Ap 12 - " Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle." Molti associano questa donna a Maria ma in realtà ha un significato più ampio. La donna rappresenterebbe la Chiesa di Cristo. -] San Michele Arcangelo San Michele e il colpo di spada a Satana Questo articolo oltre a parlare di San Michele Arcangelo contiene un video nel quale viene presentata la "Retta (o colpo di spada) di San Michele". Questa é formata da 7 santuari disposti lungo una retta che congiunge l'Irlanda con la Terra Santa.
Testimoni di Geova e traduzioni bibliche
Successivamente alla riforma Luterana che apri la lettura delle sacre scritture a tutti indistintamente
si creò man mano una grande confusione.
Da questa riforma si crearono molte congregazioni indipendenti come i "Testimoni di Geova".
Confessione religiosa cristiana millenarista formatasi negli Stati Uniti negli ultimi decenni dell'Ottocento.
Nata attorno allo statunitense Charles Taze Russell (Pittsburgh, Pennsylvania, 1852 - Pampa, Texas, 1916) con
il nome di “Studenti Biblici”, assunse l'attuale denominazione nel 1931.
Modificare o interpretare liberamente la sacra scrittura, ovvero le prove del testamento di Cristo, era ed é
gravissimo e/o rischiosissimo.
Gesù disse:
Caelum et terra transibunt, verba autem mea non transibunt.
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
( Mc 13,31 )
La prima e più importante traduzione dal greco al latino fu la Vulgata ad opera di San Girolamo
( https://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PU3.HTM )
Dal III-IV secolo d.C. in poi fino al protestantesimo fu sempre tenuta la Vulgata come riferimento
per ogni traduzione dal Latino a lingua volgare.
Nel XIV secolo d.C. iniziarono, dopo i primi scismi e con l'avanzare della Massoneria, a sorgere nuove
traduzioni legate al protestantesimo. Ci furono vere e proprie battaglie mediatiche sull'interpretazione
biblica per condurre al proprio tornaconto il significato delle sacre scritture.
Alla fine del XIX secolo papa Leone XIII, stanco di quella situazione, fondò la PIA società di San Girolamo
ispirandosi all'omonimo massimo dottore della Chiesa per quanto concerne le traduzioni.
Lui stesso custodì tale società fino alla sua morte(1903 d.C.).
A tal proposito condividiamo il nostro articolo sulla PIA Società San Girolamo
Modificare la traduzione di un versetto biblico può completamente mutarne il significato.
Prendiamo come esempio i versetti di Gv 21, 1-13 ( https://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PW5.HTM )
tratti dal sito del vaticano presenti nell'immagine:
[1] Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così:
[2] si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo
e altri due discepoli.
[3] Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: "Veniamo anche noi con te". Allora uscirono
e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla.
[4] Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù.
[5] Gesù disse loro: "Figlioli, non avete nulla da mangiare?". Gli risposero: "No".
[6] Allora disse loro: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non potevano
più tirarla su per la gran quantità di pesci.
[7] Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: "È il Signore!". Simon Pietro appena udì che era il Signore,
si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare.
In questa traduzione del vaticano al versetto 7 non emerge chiaramente il significato che potrebbe voler trasmettere...
il ministero di Pietro era forse così impoverito da non essere quasi più riconoscibile come capo della Chiesa di Cristo.
Quando Pietro senza pesci, ovvero con le reti vuote, si rende conto che era ancora una volta davanti al Maestro si cinse
ai fianchi il camiciotto poiché era nudo...
Pietro sembra ritornare in se stesso e nella vera fede per la quale era stato chiamato.
In questa versione, datata 1902 d.C. a cura della Pia Società di San Girolamo, al posto di "si cinse il camiciotto" si
trova "si cinse la veste" e sembra essere più chiaro il senso. Potrebbe essere quindi questo il significato di "Si cinse
la veste...Proprio era nudo." Ritornare in se stessi nella vera Fede.
Questi primi versetti potremmo interpretarli come la liturgia della parola con la veste cinta.
Proseguendo con i restanti versetti:
[8] Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da
terra se non un centinaio di metri.
[9] Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane.
[10] Disse loro Gesù: "Portate un pò del pesce che avete preso or ora".
[11] Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché
fossero tanti, la rete non si spezzò.
[12] Gesù disse loro: "Venite a mangiare".
E nessuno dei discepoli osava domandargli: "Chi sei?", poiché sapevano bene che era il Signore.
[13] Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce.
Questa ultima parte potrebbe rappresentare la liturgia eucaristica. Il pane distribuito sarebbe simbolo di Cristo
mentre il pesce sarebbero i nuovi Cristiani. I commensali rappresenterebbero i discepoli.
Leone XIII e la Massoneria
Leone XIII fu l'ultimo dei papi leoni. Era devoto di San Michele arcangelo e al termine di una Messa,
ebbe una visione nella quale gli fu rivelato quello che sarebbe successo nel secolo avvenire nella Chiesa.
Papa Leone XIII scrisse poi di getto le "Preci Leonine", che erano delle preghiere rese obbligatorie al
termine delle messe non cantate dallo stesso pontefice. Come approfondimento di quanto detto fin d'ora,
condividiamo il nostro articolo:
Leone XIII - Le visioni sulla Chiesa e le "Preci Leonine"
Fu anche il più attivo difensore della Fede contro la Massoneria e quello che scrisse di più contro tale setta,
che rappresentava l'attrice principale della crisi futura da Lui profetizzata. Come approfondimento,
condividiamo il nostro articolo:
Leone XIII - Profeta, Defensor Fidei, Esorcista e Leader. Quattro encicliche che riassumono il suo magistero
Ci ha lasciato un grande esempio di Carità evangelica e a riguardo condividiamo un altro nostro articolo,
sul suo pensiero, relativamente alla differenza tra beneficienza cristiana e filantropia massonica
La beneficenza secondo papa Leone XIII
La statua di Giordano Bruno
Nella seconda metà del XIX secolo Bruno divenne la bandiera ufficiale della Massoneria, che vide nel suo
"indomito spirito di ricerca, ribelle a qualsiasi imposizione dogmatica" un ideale affine al libero pensiero
su cui essa si fonda. Nel 1885 fu formato un comitato per la costruzione del monumento, precursore
dell'Associazione nazionale del libero pensiero "Giordano Bruno", cui aderirono alcune tra le maggiori
personalità dell’epoca: Victor Hugo, Michail Bakunin, Henrik Ibsen, Herbert Spencer, Ernest Renan,
Algernon Swinburne, Ernst Haeckel; fra gli italiani Giovanni Bovio, Giosuè Carducci, Roberto Ardigò,
Cesare Lombroso e Pasquale Villari, oltre a politici di varia provenienza. Nel 1887 Ferrari presentò un nuovo
bozzetto del monumento, meno polemico del precedente.
Nel 1888(vedere murales a Verona poco prima dell'hotel Leon D'Oro) gli studenti universitari, tra i maggiori
esponenti del comitato, fecero numerose manifestazioni per erigere il monumento, ma il consiglio comunale di
Roma, all'epoca controllato dalla maggioranza filo-clericale, continuava di porre ostacoli. Appena un anno prima,
il Presidente del Consiglio Francesco Crispi, importante esponente della Sinistra storica, aveva ottenuto da re
Umberto I di Savoia la rimozione dall'incarico del sindaco Leopoldo Torlonia proprio a causa del suo attaccamento
alle istituzioni ecclesiastiche, da Crispi ritenuto eccessivo. Le elezioni amministrative del giugno 1888, in cui
la questione del monumento giocò un ruolo nient'affatto secondario, furono perse dai filoclericali e vinte dai
liberali. Finalmente, il 9 giugno 1889, venne inaugurato a Campo de’ Fiori il monumento a Bruno.
Subito dopo l'inaugurazione, papa Leone XIII rimase l'intero giorno in digiuno e inginocchiato davanti alla statua
di San Pietro, pregando contro «la lotta ad oltranza alla religione cattolica».
La prima prova delle sue profezie
Dopo la sua morte avvenuta nel 1903 durante il conclave stava per essere eletto il suo segretario di stato card.
Mariano Rampolla, il quale voleva una Chiesa indipendente dal potere dei governi italiani e anche esteri.
La sua elezione fu però bloccata usando un veto allora vigente che nulla però aveva a che fare con lo Spirito Santo.
A riguardo come approfondimento condividiamo l'articolo pubblicato sui papi:
La classifica dei papi da Leone XIII in poi
Successivamente, dopo il papa del compromesso Pio X, fu eletto il card. molto vicino al Rampolla Benedetto XV.
Concludiamo riportando un prezioso passo della sua più importante enciclica contro la Massoneria e il modernismo
"Humanum Genus" :
"A voi tocca difendere la gloria di Dio e la salvezza delle anime; tenendo, nel combattimento, questi due fini
davanti agli occhi, non vi mancherà coraggio né fortezza."
Kiko Arguello e i papi del Concilio Vaticano II
Come diceva Leone XIII il XX secolo é stato protagonista di un combattimento e di un mutamento nella Chiesa
Cattolica troppo condizionato dal modernismo, dal protestantesimo e dalla Massoneria.
Come diceva Benedetto XVI si é vista anche una forte presenza dell'eresia ariana che come da Lui detto non ha
in realtà mai abbandonata la Chiesa.
Su quanto detto, ogni papa, può dare il suo contributo. Per quanto riguarda il Concilio Vaticano II e i suoi
frutti la tesi sempre sostenuta da Ratzinger consisteva sulla male interpretazione e applicazione dello stesso.
Giovanni XXIII fu il papa che indisse il Concilio Vaticano II. La sua morte nel bel mezzo dello stesso concilio
creò probabilmente una spaccatura. Lui per esempio aggiorno il messale ma non stravolse il rito. Su questo papa
girano da sempre voci relative all'esistenza di forme di vita aliene. Condividiamo a proposito un nostro articolo
sul tema dove viene appunto citato Giovanni XIII
Giovanni XXIII e le voci sui contatti con forme di vita aliene.
Dopo la morte di Giovanni XXIII con Paolo VI vi fu un periodo di grande protesta e ribellione nella società che
coinvolse inevitabilmente anche la Chiesa. Lo stesso papa Paolo VI é ricordato per aver pronunciato le seguenti
parole ( Omelia del 29 giugno 1972 ) :
" Riferendosi alla situazione della Chiesa di oggi, il Santo Padre afferma di avere la sensazione che «da qualche
fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio». C’è il dubbio, l’incertezza, la problematica,
l’inquietudine, l’insoddisfazione, il confronto. Non ci si fida più della Chiesa; ci si fida del primo profeta
profano che viene a parlarci da qualche giornale o da qualche moto sociale per rincorrerlo e chiedere a lui se ha
la formula della vera vita. E non avvertiamo di esserne invece già noi padroni e maestri. È entrato il dubbio nelle
nostre coscienze, ed è entrato per finestre che invece dovevano essere aperte alla luce. Dalla scienza, che è fatta
per darci delle verità che non distaccano da Dio ma ce lo fanno cercare ancora di più e celebrare con maggiore
intensità, è venuta invece la critica, è venuto il dubbio. Gli scienziati sono coloro che più pensosamente e più
dolorosamente curvano la fronte. E finiscono per insegnare: «Non so, non sappiamo, non possiamo sapere». La scuola
diventa palestra di confusione e di contraddizioni talvolta assurde. Si celebra il progresso per poterlo poi demolire
con le rivoluzioni più strane e più radicali, per negare tutto ciò che si è conquistato, per ritornare primitivi dopo
aver tanto esaltato i progressi del mondo moderno "
Durante il suo pontificato fu cambiato il rito della messa. Non aggiornato come con Giovanni XXIII bensì letteralmente
modificato.
Relativamente a questo condividiamo il nostro articolo inerente alle modifiche apportate alla santa messa:
L'altare prima e dopo il concilio vaticano II
Giovanni Paolo I fu il successore di Paolo VI e nei soli 33 giorni di papato in una delle sue ultime omelie parlavano
proprio di confusione nella celebrazioni liturgiche:
Omelia del 23 settembre 1978
Sappiamo da fonti e testimonianze attendibili che una delle sue volontà era quella di indagare su alcune logge
massoniche presenti all'interno del Vaticano. Condividiamo l'articolo da noi dedicato e pubblicato
Giovanni Paolo I - Il papa dei 33 giorni -
Coincidenza o mistero?
Giovanni Paolo II fu un papa probabilmente di compromesso centrato in una lotta interna molto accesa tra chi voleva
assecondare il mondo e chi voleva stare nel mondo senza cedere alle sue tentazioni
( Gv 15, 18-21 )
In quel lungo papato caratterizzato anche da il famoso attentato mancò probabilmente il rigore e la correzione.
Un papato carismatico ma molto di manica larga. Se non si controlla la zizzania si rischia di rimanere soffocati.
Si parla spesso dei frutti del concilio vaticano II. Dovrebbero essere stati una vampata di aria fresca ma come disse
Paolo VI sembra più che abbiano portato tanto fumo. Come disse a posteriori Ratzinger parlando del già pubblicato
Arianesimo, in questi ultimi anni, l'eresia Ariana sembra essersi quasi rinforzata. Sono spariti gli inginocchiatoi
dalle chiese e non si crede più alla presenza reale nel Santissimo.
Come esempi dei frutti del concilio vaticano II pubblichiamo un nostro articolo su due differenti e opposti frutti.
Il primo é il Cammino Neocatecumenale fondato da Kiko Arguello in Spagna mentre il secondo sono i Francescani
dell'Immacolata, perseguitati e provati per nove anni sotto il pontificato di papa Francesco per poi essere assolti
Cammino Neocatecumenale e Francescani dell'Immacolata. Carismi a confronto.
Con le dimissioni di papa Benedetto XVI e l'elezione di Francesco sembra che l'argine al pensiero mondano abbia subito
un forte trauma.
Ratzinger e i lupi
Nella Chiesa Cattolica i Massoni sono spesso associati a lupi travestiti di agnelli.
Ratzinger prima di diventare papa fu uno dei pochi a compiere qualche atto formale contro questi.
Ricordiamo a tal proposito la dichiarazione sulla Massoneria pubblicata dalla congregazione della dottrina
della
fede (ex sant'uffizio) della quale lo stesso era al capo nella quale diceva:
" È stato chiesto se sia mutato il giudizio del Chiesa nei confronti della massoneria per il fatto
che nel nuovo Codice di Diritto Canonico essa non viene espressamente menzionata come nel Codice
anteriore. Questa Congregazione è in grado di rispondere che tale circostanza è dovuta a un criterio
redazionale seguito anche per altre associazioni ugualmente non menzionate in quanto comprese in
categorie più ampie.
Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche,
poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e
perciò l'iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono
in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione. "
Questa é stata pubblicata non per volere di Giovanni Paolo II ma per richiesta di qualcuno che vedeva
non essere più chiara la posizione della Chiesa a riguardo.
Dopo questa premessa si possono comprendere le parole di papa Benedetto XVI dopo la sua elezione.
Durante la messa di imposizione del pallio e consegna dell'anello del pescatore per l'inizio del
ministero petrino del vescovo di Roma del 24 aprile 2005 disse:
Pregate perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi.
Successivamente tenne una stupenda omelia contro il relativismo che contamina il nostro tempo, il quale
é strettamente collegato all'opera nel mondo della setta massonica. Condividiamo qui l'articolo con
contenuto il video di questa omelia davanti a tutti i cardinali
Società e sistema - Il relativismo al posto della Verità
Benedetto XVI riguardo papa Leone XIII disse:
"All'epoca di Leone XIII (1878 - 1903) la Chiesa era sotto attacco: liberalismo, massoneria e socialismo
volevano la distruzione della religione cattolica e della civiltà cristiana. Cosa poteva fare allora la
Chiesa? Difendere la Verità! Il Magistero di Leone XIII incarna una Chiesa capace di affrontare senza
complessi le grandi questioni della contemporaneità."
Infine concludiamo con l'articolo da noi pubblicato contenente il video del discorso di congedo ai
cardinali dopo le sue dimissioni:
Santa Romana Chiesa Cattolica Apostolica
Qui ricordava che la Chiesa non é una onlus costruita a tavolino bensì una istituzione divina.
Nell'immagine, é visibile un fulmine che cade sulla cupola di San Pietro immortalato il giorno delle
dimissioni di Benedetto XVI.
La Massoneria e la Chiesa militante
Parlando oramai dei giorni nostri rimangono pochi cardinali veramente fedeli ed innamorati della Verità.
Chi incontra la Verità e decide di seguirla deve essere pronto alla croce.
Gesù disse:
"[23] Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi
secondo Dio, ma secondo gli uomini!".
[24] Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda
la sua croce e mi segua.
[25] Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia,
la troverà. ( Mt 16, 23-25 )
Pensare secondo gli uomini e secondo la Massoneria significa sposare il mondo. Come già citato Gesù disse:
"[18] Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.
[19] Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho
scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia.
[20] Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone.
Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche
la vostra.
[21] Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato.
( Gv 15,18-21 )
Nell'immagine troviamo a sinistra il card. Marx omonimo dell'ispiratore del comunismo. Questo, apparentemente
come anche da araldica fedelissimo di Benedetto XVI, si é rivelato con il papato di Francesco uno dei più
corrotti e progressisti cardinali. In Germania dove lui dovrebbe comandare é in atto la più grande apostasia
di tutto il globo terrestre. La bandiera LGBT, presente nell'immagine, non centra nulla con l'altare di una
chiesa cattolica. L'unica cosa che può simboleggiare é la blasfemia. Sul card. Marx si trova una bella
descrizione nella rivista Cardinalis del 01/11/2021
Cardinalis
Il card. Ruini, nella foto in alto a destra con Benedetto XVI, ha scritto un libro riguardo il confronto tra
Chiesa e società:
Verità é Libertà - La Chiesa in una società aperta
La libertà dell'uno finisce con l'inizio della libertà dell'altro. Mettere la bandiera LGBT in un altare
significa voltare le spalle a Cristo o peggio ancora sbeffeggiarsi del suo sacrificio.
Gli altri tre personaggi di destra hanno subito tutti torti solo per essere troppo fedeli alla Verità
evangelica.
Il card. Muller é stato rimosso da prefetto della dottrina della Fede(ex. sant'uffizio) prima dell'età di
pensionamento senza spiegazioni. E' autore di un bellissimo libro che parla anche di questo
In buona fede
L'arcivescovo Salvatore Joseph Cordileone non é stato fatto cardinale, a scapito di un noto progressista
pro LGBT, a causa della sua troppa zelante predicazione della Verità
La nuova bussola quotidiana
Al card. Burke é stato tolto stipendio e appartamento per aver cercato di impedire la benedizione delle
coppie omosessuali. E' stato l'autore dei famosi "dubia" inviati a papa Francesco e sottoscritti da altri 4
cardinali. Di seguito il link del sito del cardinale con la corrispondenza tra i 5 cardinali e papa Francesco:
I dubia
Non si tratta di intolleranza verso chi la pensa diversamente, ma si tratta di onorare la Verità di Cristo.
Si ritorna alle parole di Gesù "poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo..."
Il protestantesimo, nella sua maggioranza, accetta tutto pur di assecondare il pensiero mondano rinnegando
la Verità mentre contrariamente Cristo ha detto "Se qualcuno vuol venire dietro a me [rinneghi se stesso],
prenda la sua croce e mi segua".
Questo [rinneghi se stesso] non vuol dire snaturarsi o demolire la propria personalità, bensì mettere davanti
a se stessi e al proprio io la Verità di Cristo. Solo così si può essere testimoni della Verità.
Il loro scopo
Formare spiritualemnte persone come potenziali Cavalieri dei Leoni Alati.
Matematicamente parlando questo percorso di Fede, insieme all'iscrizione, è condizione necessaria ma non sufficiente
per ottenere il Cavalierato di 1°.